Il sistema di recupero dell'acqua meteorica ha lo scopo di recuperare l’acqua piovana per riutilizzarla in determinate utenze domestiche ad uso non potabile: scarico del WC, lavatrice, irrigazione, pulizie, ecc. L’impianto recupero acqua piovana è composto da un serbatoio da interro, da un vaso di espansione integrato da 2 litri, da un sistema filtrante e da una centralina di controllo che ha lo scopo di dare priorità al consumo dell’acqua piovana rispetto all’ alimentazione idrica di rete.
Un impianto di recupero dell'acqua meteorica è, di solito, composto da un serbatoio da interro per la raccolta dell’acqua piovana, da una pompa multistadio autoadescante con elettronica inverter di gestione e sensori di pressione e flusso e da un vaso di espansione integrato.
In un'abitazione media italiana, composta da tre persone il consumo d'acqua giornaliero è di circa 700 litri. La quantità d’acqua che però utilizziamo per scopi alimentari, preparazione del cibo e per bere, in realtà è solo una piccolissima parte, che si aggira attorno al 4%. La restante quantità, oltre il 96%, viene impiegata per l'igiene personale (36%), per lo scarico del WC (30%) e per la pulizia di oggetti, abiti e di altre parti della casa (30%). Considerati i costi medi di utilizzo dell'acqua (440 euro per famiglia all'anno), ciò significa che con un buon impianto di recupero acqua si potrebbero risparmiare più di 400 euro all'anno.
I possibili utilizzi dell’acqua piovana sono molteplici e permettono un notevole risparmio dell’acqua potabile che, ricordiamo, si paga sia in entrata che in uscita (fognatura). Tra i tanti riutilizzi, elenchiamo: scarichi WC, lavatrice, lavaggio auto, lavaggio dei pavimenti, annaffiamento fiori, irrigazione prati e zone verdi, lavaggio di animali domestici, condizionatori e pompe di calore.
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